Idiota

Dal romanzo di Fëdor Dostoevskij
Adattamento: Tino Caspanello e Rosario Palazzolo
Regia: Emilio Ajovalasit e Preziosa Salatino


LO SPETTACOLO

Idiota è un monologo avvincente e complesso, tratto dai capitoli V e VI de L’idiota di Fëdor Dostoevskij.

Il palcoscenico si presenta con sobrietà: una stanza con due sedie e una tazza di tè fumante, rituale russo per eccellenza. Il Principe Lev Nikolaevic Miskin, protagonista e “idiota” della storia, instaura un dialogo-monologo in cui identifica nel pubblico Elizaveta Prokofevna Epancina e le sue tre figlie: il resto della sala sarà, come lui, un provvisorio ospite di casa Epancin.


TEMI E NARRAZIONE

Il monologo attraversa temi profondi:

  • etica
  • pena di morte
  • malattia e accettazione del diverso
  • amore e pietà
  • salute mentale e alienazione

Il cuore della narrazione si concentra sulla storia di Marie, giovane emarginata e disprezzata per le sue scelte da una comunità provinciale. Accanto a lei, la figura del prete e della madre, ma anche la coralità dei bambini e del Principe Miskin come alleati e custodi della sua dignità.


LINGUAGGIO E MESSA IN SCENA

L’azione scenica è interrotta da momenti surreali, contaminati dai ritmi dell’epilessia, in cui la luce dell’io narrante si frammenta di fronte alla crudezza del mondo circostante. La regia di Emilio Ajovalasit e Preziosa Salatino e l’adattamento curato introducono una carica emotiva stralunata, che rende la performance intensa, lucida e coinvolgente.